Autore: admin

Prodotti per la cura e la bellezza della donna e/o mamma

Ritengo questa sezione davvero doverosa, perché bisogna dirlo: diventare mamma non è semplice. Rimanere Donna non è semplice, soprattutto per quelle meno abituate a prendersi cura di sé , della propria pelle e della propria bellezza.

In questo parlo in prima persona. Non a tutte viene spontaneo usare cremine, tonici e quant’altro. Io per esempio – ohi ohi – sono sempre stata fin troppo acqua e sapone…

Ma a un certo punto i 30 anni arrivano ragazze.

Dopo le gravidanze gli ormoni cambiano, c’è poco da fare. I primissimi segni del tempo iniziano a vedersi.

A me si è aperto un mondo grazie alla Forever Living.

Ho incontrato questa azienda per iniziare a prendermi cura della mia salute. L’ho adorata per la scelta decisa di occuparsi in modo ineccepibile della loro Aloe. Da questa scelta hanno spremuto a fondo tutte le potenzialità, tutti i possibili usi, di questa preziosa pianta.

Apprezzo moltissimo il modo in cui la trattano, il loro investimento nelle migliori tecniche di estrazione di avanguardia, per fare arrivare i benefici e i nutrienti dell’aloe nei nostri prodotti praticamente “intatti”, la loro politica “pulita” e attenta all’ambiente….

La mia curiosità incessante mi ha portato a esplorare anche “terre” per me sconosciute, come il mondo del “beauty“. Perché a un certo punto, capire come diventare, mantenersi o migliorare come Donna, è un passaggio importante. Soprattutto dopo l’arrivo dei figli.

Perché allora tenere tutto questo valore per me, mi domando?

Ecco, prendete questa sezione come i “giocattoli” delle donne. A guardarli da vicino, a sentirne parlare approfonditamente, si illuminavano gli occhi perfino a me che a fatica distinguevo la parola tonico da detergente. (E il latte comunque non l’ho ancora capito, mah…  ;-P)

Condividiamo allora anche questo pezzettino di mondo!!

Sono tutte ottime idee per sé stesse o da regalare ad amiche,  figlie adolescenti o giovanissime donne, mamme diunacerta,  o compagne di vita!

Ma prima di partire devo dire un ultima cosa… anche se mi rivolgo alle donne, in realtà sono tutti prodotti dedicati alla cura della pelle... quindi di fatto adattissimi anche a qualunque uomo che intenda occuparsi della propria pelle o bellezza! Mica solo noi invecchiamo no? ;-P

Let’s go!

Prodotti per la cura del bambino

La pelle del bambino è delicata. Non per questo è cosa buona invaderla di prodotti. Al contrario. Ricorderò sempre le parole della mia prima omeopata, che mi disse: “Il miglior detergente è l’acqua”.

Ad ogni modo, capita di aver necessità di integrare l’igiene con alcuni prodotti, ed a quel punto credo sia importante selezionare bene la scelta.

I prodotti che mi sento di consigliare sono della linea Forever Living, un’azienda americana che vanta una produzione a km zero rispetto all’ habitat naturale di questa meravigliosa pianta desertica (che pensate, in realtà è una verdura!): l’aloe.

Raccolta a mano e lavorata subito con le più avanzate tecnologie, per conservare al meglio tutte le proprietà.

Perché l’aloe è cosi potente? Proprio in quanto desertica, lontana dall’inquinamento, è naturalmente predisposta per essere una vera riserva di acqua e preziosi nutrienti, vitamine e sali minerali.
La sua essenza le garantisce una fortissima proprietà idratante (molto maggiore dell’acqua!), lenitiva (la conosciamo tutti per le scottature per esempio) e antinfiammatoria.

Il suo meraviglioso gel, è stato dalla Forever stabilizzato e tramutato in una crema-gel, davvero multifunzione, l’ ALOE Vera Gelly.  Con un neonato può servire in primis nella quotidianità a prevenire i rossori da pannolino, applicandone una piccolissima quantità (avete presente una lenticchia?). Nelle situazioni di ogni giorno può servire anche come piccolo pronto soccorso della pelle: secchezza, screpolature… attenzione però, a causa delle sue proprietà disinfettanti, brucia un pochino!! NON usare quindi su culetti invece già arrossati!

In caso quindi di pelle arrossata o culetto arrossato, piuttosto che problemi di pelle come eritemi, irritazioni, dermatiti, piccoli tagli o affezioni… meglio usare la Crema ALOE Propolis Creme per lenire la pelle. Contiene, oltre all’aloe, la Propoli e la camomilla. Idrata, ammorbidisce (grazie alle vitamine A ed E) e svolge una forte azione di barriera protettiva.

Per chi desidera usare una crema per il dopo bagnetto, posso suggerire ALOE Lotion, lozione cremosa con gel stabilizzato di Aloe Vera puro al 100%, collagene, elastina, olio di jojoba e vitamina E. È efficace per idratare, tonificare e bilanciare il Ph della pelle. Ideale quindi per le mani e per tutto il corpo.

Per l’igiene personale uno dei miei prodotti preferiti per efficacia e multifunzionalità è assolutamente il sapone liquido, ALOE Hand Soap. Perché lo adoro? Innanzitutto perché questo sapone è creato  “a base aloe” e ciò gli consente di idratare profondamente senza seccare (uno dei problemi principali dei saponi!).  Inoltre è talmente concentrato che si può diluire moltissimo, evitando anche gli sprechi (soprattutto dei bambini che tendono a mettersene a valanghe). Infine questo delicato prodotto è utile in realtà non solo per le mani, ma assolutamente anche per il viso, il corpo e anche per lavare la testa e i capelli dei bambini, e per l’igiene intima. In pratica 1 solo prodotto multifunzione per tutta la famiglia, dal neonato al più ”vecchio”, e adatto anche alle pelli più sensibili o problematiche. L’apparente costo un po’ elevato “per un semplice sapone” in realtà viene totalmente ammortizzato, in cambio di elevatissima qualità e versatilità. Assolutamente nella mia top 5!

Altra chicca, che evita differenziazioni di prodotti, è il dentifricio Forever Bright Toothgel, uno dei prodotti gamma. Senza fluoro. Il sapore è delicato e gradevole. Le persone che si abituano non tornano più indietro.  Pur sviluppando una notevole azione di pulizia sui denti, è delicatissimo per le nostre gengive. È formulato esclusivamente con gli ingredienti migliori e naturali per una buona igiene e salute dentale. Infatti, migliora le situazioni in caso di gengiviti, afte o altre infiammazioni orali. Anche in questo caso: se ne deve usare pochissimo, giusto una lenticchia. Potete immaginare quindi anche la durata…

Tra il sapone e il dentifricio, io credo peraltro che sia bello educare i bambini anche  ad evitare gli sprechi, dei prodotti e ovviamente dell’acqua. Diamogli un buon modello!

E per quanto siete in giro?

Può essere comodo un piccolo e semplice ma delicato lavamani disinfettante, il Forever Hand Sanitizer, per quando non è possibile lavarle con metodi tradizionali. Profumo gradevole al limone e lavanda. Oltre all’aloe contiene anche miele, detergendo e idratando allo stesso tempo. Sicuramente molto meno aggressivo dell’ amuchina o simili.

The last but not the least, un piccolissimo prodotto, probabilmente il più piccolo dei 250 prodotti della Forever, ma uno dei più venduti: il lip per le labbra, Forever Aloe Lips,  efficacissimo balsamo per tutte le stagioni. Perché tanto clamore per un piccolo lip? Perché dona un sollievo immediato, ammorbidisce e idrata, e soprattutto il suo effetto dura molto a lungo. Ma non è finita qui: questo prodotto può diventare all’occorrenza anche un piccolo “pronto soccorso da borsetta”!! Meglio tenerne infatti uno di scorta sempre dietro, oltre a un paio di cerottini. Io lo uso per esempio ogni volta che mio figlio ha il raffreddore e sta iniziando a screpolarsi sotto il nasino, o a volte sotto le labbra, zona spesso umida nei bambini. Oppure al parco: punture di insetto? Piccolo taglio? Piccola ustione? “Esci” il lip!

(Ovviamente qualsiasi tipo di prodotto, se usato per la prima volta su una persona, è bene testarlo su piccole zone della pelle, poiché mai si conosce la possibilità di una reazione allergica, soprattutto nei casi più soggetti ad allergie)

Indicativamente dai 6 anni (poi sta propria alla libera scelta di mamma decidere quando iniziare…io ho iniziato molto prima dei 6!)  inoltre, L’aloe…si può anche bere!!!

Come dicevo all’inizio infatti l’aloe è una VERDURA…. È nella categoria dei SuperFood, in realtà! Quindi assumerla è una delle più salutari abitudini davvero sane e preziose. E’ infatti piena di nutrienti, vitamine, e aiuta a rafforzare il sistema immunitario. Ne basta pochissima al giorno per grandi benefici. Alleata soprattutto di pelle e mucose, stomaco e intestino!

L’aloè da bere, è proprio il CORE BUSINESS della Forever, è la loro sfida, il loro investimento, il loro cavallo di battaglia. A differenza di molte altre aloe da bere, la loro bevanda è composta da solo GEL, il prezioso gel che risiede all’ interno delle foglie di aloe. Viene stabilizzato a freddo, ed arriva qui praticamente intatto. Ci vuole una tecnologia davvero avanzata per estrarre solo il gel, e la Forever è una delle pochissime al mondo che sia riuscita in questa impresa.

Perciò se devo scegliere un aloe, non ho dubbi.

Poiché comunque non ha un buonissimo sapore, detto francamente, ho provato tutti i gusti per capire quale riuscire a dare al mio bambino. E ho trovato nella versione Forever Aloe Peaches la più dolce e buona. Gliela propongo come uno “shortino” oppure la mescolo nella spremuta o nel succo di frutta, e il gioco è fatto.

E a proposito di colazione e di dolcezza,  non posso non citare il loro miele, un altro degli alimenti “Superiori”. Il Forever Bee Honey proviene da allevamenti selezionatissimi ubicati in zone altrettanto incontaminate. Come si dice, squadra che vince non si cambia.

Un informazione importante se vuoi acquistare questi prodotti:

Per diventare cliente per lo shop online della Forever Living occorre una normalissima registrazione come Cliente Club. Per farlo clicca qui

Da 8 a 10 anni

A questa età gli interessi e le inclinazioni prendono sempre più piede, e a questo punto io orienterei le scelte in base a queste. Oppure, talvolta, in base a campi di interesse che si intende rafforzare.

C’è chi è interessato a smontare e rimontare, capire la meccanica delle cose… 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10

Chi è interessato a creare, costruire…  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7

Chi a progettare vestiti, creare collane, braccialetti o fare esperimenti di bellezza… 1, 2, 3, 4, 5

Chi a leggere… 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13

Chi a scervellarsi… 1, 2, 3, 4, 5

Chi a cimentarsi nell’elettronica… 1, 2, 3,

Chi ha l’aria da piccolo chimico o piccolo scienziato…1, 2, 3, 4, 5

Chi da piccolo chef… 1, 2, 3, 4

Chi è affascinato dalla scienza e dalla natura…. 1, 2, 3, 4, 5, 6,

Chi è affascinato dalla magia… 1, 2, 3, 4

Chi a giocare in compagnia e in famiglia per mettersi alla prova e affrontare divertenti sfide… 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13

Chi vuole davvero imparare a suonare un vero strumento musicale (data la mia IMpreparazione in materia, mi sono fatta consigliare di chi di musica se ne intende!)… Pianoforte tastiera (digitale professionale) a ridotto ingombro, Tastiera portatile con tasti semipesati, Chitarra classica, Batteria elettronica (così si può suonare anche in casa con le cuffie)

Da 6 a 8 anni

Comincia la scuola!

6-8 anni resta ancora un età che richiede sperimentazione e gioco, ma è pur vero che l’attività cognitiva e gli apprendimenti aumentano sempre di più.

Seppur si possono, in ogni momento, riprendere in mano tutti i giochi dedicati alla fascia precedente, a questa età, si può alzare ancora un po’ l’assicella.

Un gioco che io trovo prezioso da padroneggiare (per le competenze visuo-percettive e visuo-spaziali) è il Tangram. Se incontrano troppo difficoltà si può tornare alla versione precedente, facilitata perché i modelli mostrano la composizione.

Un altro tipo di gioco relativo al visuo-percettivo è Set The Family Game of Visual Perception.

Altri giochi di strategia, per me dei veri e propri must, sono il Tris (sostituibile chiaramente con una semplicissima versione carta-matita), Forza 4, la Battaglia Navale e il Labirinto Magico (contengono tutti anche molti elementi visuo-spaziali, oltre che cognitivi), oppure i giochi di una volta come la Dama e gli Scacchi.

Un gioco strategico invece più moderno e che piace molto è Sequence.

Abilità di attenzione, rapidità e capacità di osservazione, vengono allenate da giochi come Uno, Dobble, Halli Galli, Smiley. L’Headu, propone invece Observation!. Con un pizzico di manipolazione in più molto consigliabile anche Bicchieri Sprint.

Ragionamento e/o attenzione sostenuta sono allenate da giochi di società come Indovina chi, Monopoli Junior, Coding, e il Gioco dell’oca , oppure Skijo che inserisce anche elementi di calcolo.

Aggiungendo la complicazione dell’area del linguaggio molto belli e stimolanti rimangano sempre lo Scarabeo, per ora nella versione semplificata il mio primo Scarabeo, il gioco dell’impiccato (ovviamente sempre e gratuitamente disponibile nella versione carta matita), e l’essere o non essere – un altro di quei giochi evergreen in cui hai una carta sulla fronte da riuscire a indovinare. Vogliamo esagerare con il fattore “inibizione”? Allora controlla l’impulsività cimentandoti in Ne sì, Ne no.

Un pizzico di pensiero laterale e adrenalina si aggiunge in Cluedo Junior od in  Passa la bomba Junior.

Per mettersi un po’ in gioco anche fisicamente e aumentare la quota divertimento, non possiamo proprio dimenticarci di Twister e del Ping Pong Trainer (utilissimo per la coordinazione occhio-mano)!

Andando sul piacere della sperimentazione che mette un po’ più alla prova con grandi soddisfazioni, abbiamo proposte di livello per gli aspiranti “ingegneri” come 1, 2, 3, 4, 5 o per il settore più “botanico/scientifico” 1, 2, 3 o “femminile” 4, 5

Restando sempre di stimolo per lo sviluppo della creatività le costruzioni in qualunque forma: lego, modellini da costruire, Geomag etc… oltre a tutte le possibilità di creazione Quercetti es. 1, 2, 3, 4, 5

Largo spazio a tutte le possibilità grafico pittoriche. Per la coloritura e la concentrazione, consiglio anche i Mandala.

Per la lettura, carine e motivanti le letture di Geronimo Stilton 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e di Mortina 10, 11, 12, 13, 14 …..

Per i bambini interessati alle avventure fantasiose, molto carina la collezione di Nocedicocco, es. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10

Per questa età inoltre consiglio di cuore la collana di libri che parla invece in modo semplice ed efficace di temi importantissimi che riguardano l’identità e lo sviluppo delle proprie competenze emotive: 1, 2, 3, 4, 5.

Da 4 a 6 anni

4-6 anni… Materna piena, se non inoltrata.

Gli apprendimenti e le esperienze a questa età viaggiano a grande velocità.

E’ vero, a questa età si pongono fortissime basi per gli apprendimenti successivi, ma non dimentichiamoci una cosa: questi “prerequisiti” vengono bene integrati solo se passano da un esperienza pratica, da un vissuto e una memoria corporea, e dal divertimento.

Quindi – innanzitutto – non acceleriamo i tempi!

Sì, offriamo a disposizione materiali stimolanti, ma lasciamo sempre libero il bambino di esplorarli spontaneamente, a seconda del suo sentire, della fase di apprendimento in cui lui si trova: non dobbiamo insegnare nulla, noi.

Sono i bambini a guidarci, a raccontarci dove sono. Noi siamo fornitori di possibilità.

Più li vediamo usare questo tipo di materiali, meno interveniamo a livello di parola. Non correggiamo. Lasciamo libera esplorazione ed esperienza. Questo è l’obiettivo di questa età.

Dopo questa premessa, a cui tengo tantissimo, allora ecco del materiale che ritengo idoneo e utile per questa fascia di età.  

Da un punto di vista di prerequisiti di letto-scrittura  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11

Per il disegno suggerirei di passare a matite e pastelli facilitati (esistono anche quelli predisposti per mancini….idem per le forbici) , e/o all’ utilizzo di impugnatori facilitanti. Io mi sono trovata molto bene anche con i delfinetti.

Da un punto di vista di precalcolo / prematematica 1, 2, 3, 4, 5, 6

Di nuovo richiamo in campo giochi montessoriani che attivano funzioni di analisi e confronti, legati alla geometria, attraverso forme e grandezze. Ne trovate altri già citati nella categoria 3-4 anni .

Un’altra funzione importante è quella di categorizzazione e classificazione. Un must – per me – sono i blocchi logici.

A livello di immagini invece, per qualità, grafica e pulizia, a me piacciono ancora una volta quelli “montessoriani”. Esistono dei cofanetti, fatti apposta. Per esempio quello degli animali, o per i maschi anche specificatamente sui dinosauri (tema molto diffuso), e del corpo umano (a 4 anni siamo in piena scoperta).

Della linea Quid+ troviamo altre proposte molto belle per l’età prescolare, per meglio comprendere la geografia del mondo e l‘intelligenza emotiva .

Per tutte le altre funzioni: costruzioni, creatività… è importante secondo me avere materiali versatili che possono accompagnare a lungo il bambino. Valgono assolutamente le stesse possibilità spiegate nell’età precedente. Semplicemente è il modo di utilizzarli del bambino che varia e si evolve!

Aggiungerei anche i giochi con viti e cacciaviti vari es. 1, 2 o 3, per allenare le prassie e i movimenti di polso che saranno utili per la scrittura, la piste di biglie per i movimenti selettivi delle dita, e il fresbee morbido per la flesso-estensione del polso.

Unendo la costruzione al causa-effetto, sono belle le piste con gli ingranaggi tipo la Migoga.

Per la motricità fine, aggiungerei la stimolazione di piegatura, ritaglio, incollaggio, prendendo spunto – per i genitori meno creativi – volendo anche da kit già un po’ impostati. Ai maschietti, piacciono molto anche gli aerei di carta. Per le bambine, collane a gogò.

Inoltre, è sufficiente avere semplicemente degli strumenti adatti (anche casalinghi), per lasciare semplicemente il bambino libero di fare esperimenti.

Un’azione che adesso possono compiere è quella della filettatura. Esistono anche delle mascherine fatte apposta.

Shangai, puzzle (da 24, 48, 60 pezzi), Tetris di legno, chiodini, mandala… mantengono sempre la loro utilità e funzionalità, aggiungendo anche quella visuospaziale.

Con una marcia in più suggerisco i puzzle 3D, che aggiungono anche abilità di riconoscimento numerico e orientamento spaziale… può essere quindi un buona allenamento per i remigini!

Esiste anche una versione di Tangram, semplificata per l’età prescolare: non semplicissimo di impatto, ma stimola davvero tante competenze visuo-percettive e di ragionamento spaziale. Lo adoro.

Spostandoci invece più sul ragionamento temporale e di sequenzialità troviamo – appunto – le sequenze sia logiche sia percettive. Per aiutarli a comprendere meglio lo scorrere del tempo, la Quid+ propone un gioco interessante. Moltissimi bambini in effetti faticano su questa comprensione anche in età più avanzate.

A questa età inoltre, possiamo iniziare con i primi giochi con semplici regole, da condividere con tutta la famiglia o gli amichetti:

Mi viene in mente subito il gioco dell’oca, che oggigiorno si può trovare in moltissime forme, in base ai personaggi preferiti.

A me piace anche il Monopoli nella versione prescolare, o il Memory. Ad oggi ce ne sono davvero mille versioni: io resto per il grande classico, per stimolare il vocabolario del bambino. Inoltre, saper denominarsi bene l’immagine specifica, facilita la memorizzazione. Invece, nelle versioni a tema es. Cars, è veramente difficile dare un nome alle tantissime versioni degli stessi personaggi presenti in tutte le figure in modo diverso ma tutte simili.

Altri giochi carini, che coinvolgono invece un pizzico di abilità, sono Salva L’arca (tramite delle catapulte con le quali salvare gli animaletti sull’arca), Sfida la Piovra o simili (dove il bambino deve raggiungere un obiettivo – come in questo caso catturare granchietti con una pinza – superando un ostacolo o impedimento) o Elefun, finalizzato a catturare farfalle con un retino, o Colpisci il ranocchio, o Salva la gallina, entrambi giochi di velocità e reattività.

Giochi di fortuna sono quelli con una dinamica azione/reazione a sorpresa random es. 1, 2, 3, o il buon vecchio CoccoDentista. 

Altro must, sono le carte di Uno, ma giocando in modo semplice – es. a carte scoperte fino ad apprendimento, e senza carte speciali inizialmente – oppure con la versione Junior: tra l’altro sono anche molto pratiche da portarsi ovunque.

Suggerisco anche di cuore alcuni giochi che vanno a stimolare delle funzioni veramente fondamentali: l’ attenzione sostenuta e la velocità di elaborazione, come nel caso di Dobble nella versione KIDS e Shapy e la memoria, come nel caso di Memory (io rimango per la versione classica per il rinforzo lessicale), Ho una fame che, Zucca e Mucca

Molti di questi giochi hanno anche il vantaggio di essere piccoli e compatti quindi facilmente trasportabili , quindi ideali per situazioni statiche o di attesa come nei ristoranti o dal dottore, o da mettere nello zainetto dei giochi in viaggio o fuori casa.

Riguardo al movimento a questa età, sicuramente è buona cosa un buon monopattino (prediligendo quelli che curvano grazie allo spostamento del baricentro del peso corporeo, stimolando cosi l’equilibrio e la coordinazione) e una bicicletta, con l’obiettivo graduale di togliere le rotelle (per chi non è passato direttamente dalla bici senza ruote alla bici senza rotelle).

Carina anche la versione casalinga di “campana” (io lo chiamavo “mondo”…) per allenare il salto. Ma per la bella stagione basta una manciata di gessetti al parco.

Cerchi o Hula hoop sono di solito apprezzati.  Palle da interni, palline e canestri e canestrini vari, anelli e sacchetti da lanciare. gioco dei barattoli o freccette.

Per chi ha spazio in cameretta, anche un bel sacco gonfiabile da boxe, piacerà sia ai più energici che ai più inibiti.

Per allenare la coordinazione occhio-mano in modo dinamico, suggerisco il Ping Pong Trainer: divertimento e allenamento per tutti in un unica combinazione!

Per la lettura, oltre a tutti i numerosi libri già suggeriti nella fascia di età dai 3 ai 4 anni (non perderteli!), a questa fascia di età secondo me si aggiungono ulteriori sfumature legate all’identità e accettazione di sè e tematiche esistenziali es. 1, 2, 3, 4, 5, , alle relazioni con gli altri, es. 5, 6, 7, 8, 9, 10

Trovo simpatiche ed efficaci a questa età anche le avventure di Tea, in cui i bambini potranno facilmente rispecchiarsi e identificarsi nelle piccole sfide comuni della vita quotidiana e nelle domande che prima o poi ogni bambino si pone (e pone all’adulto). Ottimi modi e supporti per elaborare le risposte. es. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12….

Le storie, a questo punto, si possono non solo leggere, ma anche inventare. es. 1, 2, 3

Per bambini abituati all’ascolto, e interessati alle avventure fantasiose, molto carina la collezione di Nocedicocco, dai 5 anni, es. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10

E per concludere… meravigliose le Favole Musicali! es. 1, 2, 3, 4, 5

ATTENZIONE ATTENZIONE

Eri già al corrente della mia nuova proposta per questa fascia di età? Clicca qui!

Da 3 a 4 anni

Ed in un baleno, ci ritroviamo alla scuola materna (pardon, dell’infanzia).

Senz’altro valgono ancora tutte le indicazioni fornite per la fascia 2-3 anni, soprattutto relativamente a motricità grossolana e fine, costruzioni e gioco simbolico. Se non le hai ancora lette, guardale subito qui, e riprendi questa sezione in seguito.

Procedendo con le competenze, vedremo che le competenze di motricità fine si raffinano. Per le femmine, un gioco gradito possono essere le collane o i bottoni da infilare. Per i maschietti porrei la sfida in maniera leggermente più razionale, coinvolgendo un gioco legato alle forme.

Quindi per il gioco della pesca, potremo passare a canne piccole, per un maggiore lavoro di precisione. Ai maschietti può piacere anche il Cofanetto cattura-insetti magnetico.

A livello di costruzioni, oltre alle tipologie già indicate precedentemente (recupera i consigli nella fascia di età 2-3 anni o 1-2 anni) esistono anche quelle ad incastro, quelle con gli ingranaggi, quelle magnetiche. Tra le diverse tipologie magnetiche, io adoro il geomag o quelle a blocchi. Comunque sono tutte molto apprezzate dai bambini.

Inoltre, esiste davvero un panorama esteso di qualità, richiamando in campo nuovamente la Quercetti: a questa fascia di età dedica davvero molte possibilità, una più bella dell’altra, davvero per tutti i gusti. es. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8… oltre a questi, carino anche il gioco col cacciavite.

Per i puzzle, si comincia la scalata. Utili quelli progressivi da 12 fino ai 24 pezzi (a temi più femminili 1, 2, 3 o maschili 4, 5, 6…). Alcuni bambini in effetti riescono anche prima dei 3 anni ad assemblare fino a 12 pezzi.

Volendo invece stimolarli dal punto di vista cognitivo, c’è solo da spaziare:

Rispetto ad un discorso di “quantità”, quindi di intelligenza numerica, un gioco carino può essere il domino maxi, che interviene a livello percettivo. Volendo invece manipolare le quantità, e familiarizzare coi grafemi numerici, ritengo molto valido il gioco montessoriano. Esistono inoltre varie forme di giochi/puzzle educativi, es. 1, 2 o 3

Carino anche il gioco della bilancia, per mettere in relazione diversi pesi o quantità, ed anche più il gioco del bilanciamento, su mezzaluna oppure con gli animali da impilare uno sopra l’altro.

Oppure si gioca su analisi e confronti, grazie alle forme geometriche. In questo caso il mondo montessoriano propone diverse e stimolanti possibilità: 1, 2, 3, 4, 5

Il mondo della logica si amplia ulteriormente, e qui richiamo in campo Headu con le sue proposte vivaci e ben fatte. 1, 2, 3, 4, 5

Largo spazio inoltre alla creatività:

Per la manipolazione, la PlayDoh fornisce tantissimi kit, che restano comunque non necessari, anzi spesso non sono cosi semplici da usare per i bambini di questa età. Un mattarello, un coltellino, e qualche formina, sono già più che sufficienti, a mio modesto parere.  Rispetto al Didò, io personalmente trovo la playdoh più morbida e maneggevole.

Inoltre, se vi procurate una vaschetta a bordi alti (va benissimo quella dei panni), farete un gran regalo a vostro figlio permettendogli di giocare con la sabbia cinetica (soprattutto per i “milanesi imbruttiti”, che il mare lo vedono di media una volta l’anno). La consistenza è diversa dalla pasta da modellare, e la somiglianza con la sabbia è davvero piacevole; la curiosità è la sua capacità di agglomerarsi permettendo appunto la possibilità di creare. Io la trovo anche rilassante. Con l’accortezza di giocare dentro un contenitore a bordi belli alti e un paio di regoline, non sporcheranno neanche troppo.

Per la coloritura, ottimi i pastelli a cera che introducono fin da subito un concetto di pressione del tratto, assente invece nei pennarelli. Ad ogni modo, a questa età prediligere i pennarelli più grandi e possibilmente lavabili.

Pennelli, acquerelli, tempere lavabili, colori a dita, timbrini, carta collage, colla, forbici adattate, glitter…. Ma che ve lo dico a fare!

Un altro modo per creare immagini, può essere quello della lavagna con formine magnetiche, predisposte per creare figure umane, animali, fiori o qualsivoglia elemento di fantasia del bambino.

Di Hervé Tullet (autore dei libri di cui ho già con grande devozione parlato precedentemente) esistono anche dei giochi in scatola 1, 2, 3. Cosi come i suoi libri, anche i giochi diventano strumenti puri per la creatività, quindi privi di regole. Una delle possibilità, è proprio creare attraverso le immagini, le carte e i colori a disposizione.

Lettura

Tornando proprio all’argomento libri, ancora una volta, farsi una collezione di tutti i libri di Hervé Tullet secondo me è un meraviglioso investimento  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10. Fin dalla tenera età, accompagneranno i bambini nel tempo, molto più che la maggior parte dei giochi. In quanto a strumenti di relazione, fantasia, creatività e divertimento… sono coinvolgenti e appassionanti sia per i figli che per i genitori.

Dal mondo della logopedia inoltre scopriamo, e ci tengo quindi a ribadire e sottolineare, l’importanza a questa età dei libri con una struttura ripetitiva: 1, 2,34, 5

Altro tipo di libri tipici sono quelli con i buchi progressivi: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7

Oltre a tutto ciò, possiamo immaginare che i temi della vita di un bambino di 3 anni si allargano, e scendono un po’ più in profondità.  

Intorno ai 3 anni ad esempio si affronta lo “spannolinamento” (proposte 1, 2 e 3), l’ingresso alla materna (con personaggio maschile o femminile) e relativi drammi e turbamenti legati alla separazione ( 1, 2, 3), la sensazione di crescere e dover andare con le proprie gambe, e i timori che comporta (proposte 4, 5), la paura dell’abbandono, la rabbia e le altre emozioni (proposte 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12..), l’identità (proposte 13, 14)…e l‘affrontare le proprie paure (proposte 15, 16, 17 ).

Talvolta, un altro tema a volte ostico è quello dell’andare a dormire, allora suggerisco 1, 2, 3 , 4, 5, 6 , 7, 8

A proposito proprio di paure e nanna: se il bambino ha dormito fino ad ora in camera dei propri genitori, potrebbe essere ora di trasferirlo nel suo lettino in cameretta: ecco qualche libro che potrebbe aiutare… 1, 2, 3

Ed ora una serie di altre proposte variegate di libri di buone case editrici (per chi non la conosce Nati per Leggere è un’associazione nata per la promozione della lettura e fornisce ottimi suggerimenti…)

Ecco i miei… 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20… adatti in qualunque momento!

Sull’affetto di mamma e papà, e sull’amicizia, troviamo 1, 2, 3, 4, 5

Sempre a tal proposito, dell’autrice Emma Dood potete trovare una serie di proposte, che non so descrivere diversamente se non come un inno all’amore tra genitore e figlio, e alla gratitudine rispetto a ciò che si ha. E’ vero, si prestano molto alla commozione, forse per alcuni potrebbero risultare fin stucchevoli, ma secondo me invece ha centrato in pieno il messaggio più importante da trasmettere nella loro Vita: la base sicura da costruire proprio quando sono piccoli. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7.

Infine, un altro possibile evento nella vita di un bambino di 3 anni può essere l’arrivo eventuale del Fratellino o della Sorellina e possiamo prepararli ad accoglierli con amore 1234 , 5678.

Un buon libro resta per me un grandissimo dono, a piccoli prezzi.

Da 2 a 3 anni

A 2 anni molte tappe motorie grossolane sono state raggiunte.

Si possono ulteriormente stimolare, in particolare l’abilità del salto, ancora in evoluzione, con un semplice set di cerchi di piccola dimensione, oppure il triciclo per la pedalata, o la bici senza pedali per la spinta e l’equilibrio.

Dal punto di vista più fino-motorio, ci sono molte possibilità.

Per la “pinza pollice indice” un vero  e proprio must sono gli incastri a piolo: un pochino più grande per i 2 anni, per arrivare lungo il terzo anno di vita agli incastri a piolo piccolo.

A me piace molto anche l’uso della pinza come strumento: oltre a fornire quella della cucina, esistono dei giochi pensati apposta, come il gioco dell’ape.

Altro tipo di strumento è la canna da pesca in legno, nella versione con l’amo grande.

Le costruzioni possono continuare a trovare un loro spazio, sempre con la linea tipo Duplo o simili, con le costruzioni morbide, in schiuma, o in legno, ma esistono anche altri tipi ancora di costruzioni, per esempio a pettine.

Per continuare a sostenere anche lo sviluppo cognitivo, proseguire con tutti i giochi di associazione di colore e forma, es. 1, 2 o 3 (per recuperare altri miei consigli, torna nella fascia di età dai 12 ai 24 mesi) ma si può ampliare anche ad altri tipi di associazione, ora anche più logiche:

Trovo davvero molto carino il gioco del Nascondi e trova .

Inoltre ormai, attraverso forme basilari di puzzle, in legno o in tessere con pochi pezzi…esistono molte possibilità educative. Una delle linee che prediligo è ad esempio quella della Headu.

I temi a questa età riguardano gli animali e le loro correlazioni (in relazione all’habitat, ai cuccioli o al cibo) , la propria casa, gli ambiente, gli oggetti ad uso frequente….

Esistono anche dei “cofanetti” montessoriani, che contengono carte molto belle e ben raffigurate,  spesso anche tattili. es. 1, 2, 3, 4, 5.

Per concludere questa tappa di età non dimentichiamoci del gioco simbolico, pietra miliare dello sviluppo del gioco: dunque via libera a cucine, banco degli attrezzi, travestimenti (cappelli o indumenti vari di riciclo o di carnevale, maschere…), pentolini, animali giocattolo (sia “buoni”…e feroci…animali della fattoria, della savana, del mare, dinosauri…), personaggi eroici e personaggi cattivi, macchinine e mezzi di emergenza (ambulanza, camion dei pompieri, polizia…), casette delle bambole (è un gioco unisex!!), caserma dei pompieri e cosi via. Ma non dimentichiamoci che con la fantasia, è sufficiente qualunque cosa presente in casa!!!

Lettura

Da questa età la libreria potrebbe e dovrebbe già straripare!

In questo periodo, largo spazio a tutti i temi di conoscenza di animali, ambienti e situazioni, ad esempio 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 , 12 , 13 , 14 , 15, 16 e cosi via…

Tra le situazioni , in particolare sottolineo quelle che riguardano il loro corpo e le azioni correlate.

  • la Nanna: 1, 2, 3, 4, 5, 6
  • la Pappa e lo stare a Tavola 123, 4, 5
  • il Corpo e il Vestirsi: 1234, 5, 6 , 7 , 8, 9

Investirei anche sui libri con possibilità di interazione e scambio comunicativo col proprio bambino. Quelli che adoro, personalmente, sono quelli di Herve Tullet, es. 1, 2, 3, 4, 5

Dal mondo della logopedia apprendiamo inoltre l’importanza a questa età dei libri con una struttura ripetitiva: 1, 2, 3, 4, 5

Di altri libri vari, belli e ben fatti, suggerisco 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11…e la lista potrebbe continuare ancora a lungo!

Infine, quest’ annata può facilmente caratterizzarsi per tanti piccoli passaggi della vita, e io credo che il miglior modo per accompagnare un bambino a questi passaggi, sia anche attraverso libri che facilitino l’elaborazione.

Tematiche calde sono quelle…

  • del Nido12
  • del Ciuccio (sia relativa alla fase di utilizzo es. 1 e 2 sia relativa all’abbandono consapevole – scelta che assolutamente prediligo rispetto alla sparizione coatta e imprevista! es. 1, 2, 3, 4 e 5 – quest’ultimo scritto da una Logopedista),
  • del  Vasino: 1, 2, 3, 4
  • del futuro ingresso alla Materna: 1 , 2 , 3 e 4 (non preparateli troppo presto, mi raccomando, non prima della fine del nido),
  • delle Regole sociali e di convivenza pacifica: 1, 2 e 3,
  • delle prime Abitudini consapevoli: 1, 2, 3, 4 , 5,
  • dell’ arrivo eventuale del Fratellino o della Sorellina: 1, 2, 3, 4 , 5, 6, 7, 8.
  • il tema del NO! 1, 2 e 3, e dei Capricci : 4 e 5,  (per questo che vengono chiamati i “terrible twos”…)
  • delle Emozioni (tutte!) : 6, 7, 8, 9, 10 e quindi dei personaggi da affrontare, uno su tutti il fantomatico Lupo: 11.

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Da 1 a 2 anni

A un anno, quante competenze già sviluppate!!!

E’ inevitabile associare questa età, alla tappa fondamentale del cammino.

Come anticipato nella fascia 6-12 mesi, sconsiglio totalmente l’uso del girello.

Diverso e adeguato invece è l’utilizzo del carrello primi passi. In questo caso il bambino ha i propri piedi a terra e utilizza il carrello come appoggio, per darsi stabilità sul davanti. Io prediligo in genere quelli in legno.

Molto carino e funzionale anche il carretto (che viene riempito di giochi e portato in giro, ad esempio 1, 2 , 3 oppure quelli più bassi 4 e 5) o carrellino cavalcabile es. 6 e 7 , che lavora invece sulla spinta.

Esistono anche dei bastoni in legno da tirare o spingere. Di solito terminano con un personaggio, per tutti i gusti 1, 2 o 3.  Questo tipo di gioco di solito produce un suono quando viene mosso, e questo provoca attrazione e motivazione nel bambino.

A proposito di muoversi e produrre un suono…molto divertente la passerella musicale!

Restando sulla motricità, dai 18 mesi è già possibile approcciarli ai primi mezzi di trasporto senza pedali, quindi la prima biciclettina o il monopattino con il sedile.

A livello cognitivo, io suggerisco di stimolare la funzione cognitiva del causa effetto, e in quanto a questo esistono dei giochi che piacciono davvero moltissimo: il Balza su (con l’effetto sorpresa che diverte tantissimo, e man mano conduce inoltre all’associazione percettiva per colore uguale), la Torre con la pallina che scende 1 o 2 (diventando alta, il bambino si alza in piedi e si abbassa, con molta soddisfazione), la trottola (versione a pulsantone) , i giochi col martello che abbatte le palline es. 1 o 2 o 3, e i primi birilli.

Vi sono poi molti giochi molto belli per stimolare non solo il cognitivo ma anche  la coordinazione occhio mano: le Torri od oggetti da impilare nelle loro più svariate versioni (anelli, scatole, cubi morbidi, blocchi, cubetti, tazze…) e incastri a piolo molto grande . Allo stesso tempo, si interpretano anche per mettere in relazione non solo il sopra/sotto ma anche il dentro/fuori. Di fatto sono una ricca fonte di apprendimento per i rapporti topologici e i rapporti di grandezza.

Le scodelle trasformelle, a questo aggiungono anche la possibilità di creare (sfere).

Un’altra categoria che io adoro, suggerendo come marca senza dubbio l’intramontabile Quercetti, sono i Chiodoni nella versione maxi dei 12 mesi, quindi davvero grandissimi, come preludio ad un’abilità che andrà affinandosi incredibilmente nei successivi anni.

Di natura simile, a cui però si aggiunge anche la funzione dell’associazione percettiva per colore, sono i Bottoni da incastrare.  

Per l’appaiamento percettivo di forme invece il grande classico è la casetta o il cubo con le forme da incastrare.

A livello di incastri non possono assolutamente mancare le Costruzioni, da morbide, a quelle in schiuma o in legno. La Lego si propone già da subito,  con la linea Duplo, nella versione dall’anno e mezzo. Esistono comunque anche versioni ancora più grandi.

Sempre per coordinazione occhio-mano, suggerisco anche i  cibi in legno che si dividono con il coltello (esistono anche in plastica). Verso l’anno sarà più indicata l’azione di staccare e riattaccare con le mani, mentre verso il secondo anno di età iniziano anche a maneggiare un pochino col coltello schiacciandolo verso il basso) o il banco da martellare es. 1 o 2 .

Infine, volendo si può iniziare a lasciare tracce con i colori a dita oppure i pennarelloni per bebè o i primi pastelloni a cera.

A 1 anno inoltre è una buonissima abitudine stimolarlo ad aumentare il lessico, grazie a libri, libri sonori, filastrocche, canzoncine……

Ecco un mucchio di idee da cui prendere spunto per condividere adorabili momenti di condivisione e apprendimento con il proprio bambino grazie alla lettura:

NB: La maggior parte di questi libri sono acquistabili con la Carta del Docente!

La musica, rimane sempre un altro grande alleato nello sviluppo.

Gli strumenti in pessima plastica sono anche pessimi produttori di suoni. Meravigliosi quelli in legno. A questa età l’obiettivo è l’avvicinamento e l’esplorazione spontanea, e ovviamente l’ascolto.

Mi suggerì una musicoterapista, quelli della Nino Percussion es. 1234567891011

ci sono anche dei set 123, utili ad esempio anche per i nidi.

(Come riferimenti tenere presente Nati per Leggere Nati per la Musica, associazioni nate per la promozione in età precoce della lettura e della stimolazione musicale! )

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Da 6 a 12 mesi

Largo spazio agli oggetti di uso quotidiano (cucchiaini, bottiglie di plastica un po’ schiacciate, strofinacci, tazze di plastica…..): il bambino ormai sarà interessato a quello che fanno i grandi, a quello che stanno utilizzando.

A questa età si palesa quella che io chiamo simpaticamente la fase “newtoniana”: i bambini davvero stanno cercando di capire la gravità. Lascio andare….e l‘oggetto sparisce. La mamma me lo fa ricomparire… “fooorte! Ci riprovo allora! Vediamo se funziona ancora!!”

Qualsiasi oggetto in questa fase è buono. Attenti piuttosto all’infrangibilità!

Un’altra fase, che riguarda lo sviluppo del gioco, è quella “combinatoria”: il bambino si allenerà moltissimo a mettere dentro e tirare fuori, mettere sopra, e togliere. Mettere dentro, sotto. Riempire, svuotare. E così via.

E’ per questo che iniziano a svuotare tutti i cassetti e i mobili. Facendo attenzione alle cose pericolose, sappiate che se anche glielo lasciate fare e sopportate un po’ di confusione in più, è una fase molto sana e comunque temporanea.

A livello di gioco, che rispetti questa funzione, le possibilità sono molteplici: torri di bicchierini, torre di anelli (in plastica leggera o legno), scatole impilabili (in plastica o di cartone), la scatola delle uova e le matrioska.

Altri semplici giochi per stimolare semplicissime correlazioni causa-effetto sono la fattoria degli animali parlante, le palle che suonano, la pista con la pallina che scende, o il baby-roller (nella versione in plastica trasparente in modo da osservare le palline all’interno, o in tessuto colorato)…

A livello di relazione, molto carino anche il gioco del cucù con dei foulard. A me piacciono molto quelli colorati ma trasparenti, per non perdere la connessione visiva.

Libri e strumenti musicali…. Assolutamente sempre e comunque!!! I suggerimenti relativi sono tranquillamente gli stessi esposti nel paragrafo precedente dai 4 ai 6 mesi: clicca subito qui )

(Come riferimenti tenere presente Nati per Leggere e Nati per la Musica, associazioni nate per la promozione in età precoce della lettura e della stimolazione musicale!)

I  temi più cool di questa epoca sono senza dubbio gli animali, il cibo, gli oggetti. Interessante ora anche l’aspetto sensoriale…

Queste tematiche, è bene affrontarle anche in “3D” quindi animaletti in plastica ben fatti, o nella versione più morbida, cibi finti (in plastica oppure in legno), oggetti… di uso quotidiano soprattutto.

Rispetto infine alle abilità motorie: l’unico attrezzo necessario è il tappetone, e la pratica.

Avendo un pò di spazio, è sempre super gradita e motivante all’azione: la piscinetta delle palline, la casetta, e il tunnel… e volendo anche la combo… troppo bella!

Il divano e i mobili della casa saranno altri strumenti necessari per appoggiarsi in posizione eretta e provare passettini da appoggiato, dopo i 10 mesi (per qualcuno anche leggermente prima, o dopo).

Lasciate che la natura faccia il suo corso senza desiderare di anticipare, o senza pensare di dover insegnare voi con “qualcosa” o con  la manina (siete voi stessi a creargli questa superflua abitudine… i bambini non ne hanno bisogno e non lo chiedono…fino a che non vengono abituati fin dall’ inizio in questo modo: a quel punto allora non ve la lasceranno più tanto facilmente, la mano. Ma è una vostra scelta, non una necessità.)

Il mio suggerimento quindi è di evitare sia l’abitudine della manina (si sposterà solo in virtù di ciò che lui /lei è in grado di fare/andare) sia di abitudini ancora peggiori quale l’uso del girello.

Come neuropsicomotricista, ritengo che il girello dovrebbe essere bandito dal commercio, poiché altera completamente gli stimoli che il bambino riceve attraverso i piedi e di conseguenza gli input inviati al cervello e quindi al sistema muscolo scheletrico. 

Un’altra postilla: sono consapevole che in questa fascia di età, laddove i bambini si spostano ovunque con scarsa consapevolezza e senso del pericolo, ed in compenso gran numero di “danni”,  in svariate situazioni il genitore può sentire la necessità di confinarli da qualche parte per un breve tempo.

Comprendo totalmente, e condivido l’attuazione di questa pratica, ma solo laddove è intesa davvero come breve momento di emergenza e necessità. 

Siamo tutti abituati a pensare al box, tuttavia suggerisco piuttosto una versione più “allargata” del box, ovvero la cancellata componibile (in plastica oppure in legno), che si può modificare e adattare strada facendo, in base alle esigenze di casa e allo sviluppo del bambino (io per esempio, delimitavo solo alcuni angoli critici).

Portare in fascia e nel marsupio

Per chi desidera continuare a portare il bambino in fascia o nel marsupio, o per chi desidera cominciare, segnalo le informazioni presenti nel paragrafo precedente.

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Da 4 a 6 mesi

Valgono ancora tutti i suggerimenti di giochi e attività consigliati per la fascia del terzo e quarto mese (vai quindi subito a recuperare tutte le informazioni qui).

Mi sento solo più che altro di aggiungere qualcosina in più.

Prima di ogni cosa ricordo l’importanza fondamentale di far fare esperienza motoria…a tappeto!

Dai 4 mesi ormai i bambini devono vivere a tappeto, quando sono svegli… solo così avranno modo di raggiungere le tappe motorie!

Data l’estrema importanza di questo argomento, riporto anche qui il paragrafo relativo.

Il tappetone

La percezione sul tappeto a terra non è la stessa cosa che la percezione sul lettone. E’ importante che ci sia il “rimando rigido” del pavimento sotto il morbido.

C’è chi preferisce i tappetoni interi oppure chi preferisce i tappeti puzzle. Sconsiglio i tappeti puzzle con tutti gli animaletti vari all’ interno dei quadrati, perchè per esperienza pratica, diventa faticoso gestire tutti i pezzi che si staccano in continuazione ad ogni spostamento…dunque piuttosto considerare un bel tatami 60×60. Eventualmente sopra il tappetone puzzle, appoggiare una coperta oppure un tappeto morbido, o un materassino. Di tappeti gioco, ce ne sono anche piccoli.

Per quanto riguarda le palestrine, ricordo che rimangono adatte solo quelle che permettono di tirare giù oppure addirittura rimuovere l’arco: altrimenti diventerà limitante.

In alternativa, un semplice tappeto gioco va più che bene.

Tollerare la posizione prona

Saranno proprio gli oggetti o gli inserti sensoriali di questi tappeti, ora presentati a terra, davanti o sul fianco, che stimoleranno il mantenimento della posizione prona (pancia in giù) sempre più a lungo.

Un altro gioco con questo scopo, che ritengo un regalo semplice ma davvero simpatico e perfetto per questa fascia di età, è il tappetino gonfiabile ad acqua. Il bambino schiacciando farà muovere i pesciolini all’interno. Sembra molto banale come azione, ma in realtà siamo in pieno “causa-effetto”. Inoltre il bambino sarà talmente impegnato a guardare e a schiacciare, da non fare caso a questa posizione a cui deve probabilmente ancora abituarsi. Così i tempi di tolleranza si allungheranno.

Un altro modo di favorire la posizione prona è con un gioco con effetto sonoro. La Fisher price ha creato una tastiera per neonati molto sensibile (un pò cara in effetti, ma funziona bene).

Infine, Il libro  Tummy Time-Baby Touch, che sta aperto in piedi in autonomia grazie ad un nastrino, fa sì che il bambino sia più agevolato ad osservarlo da prono, e possa essere lasciato nell’area gioco sempre a disposizione. E’ un tipo di libro più colorato e contiene anche elementi da toccare.

Attenzione Visiva e Uditiva

A tal proposito…. in effetti a questa età investirei moltissimo anche sulla lettura…

I Libri ben cartonati sono davvero uno strumento indispensabile. Attenzione però alla qualità.

Un libro di qualità deve essere fatto di materiali resistenti, non avere spigoli, immagini semplici, ben definite e soprattutto ben riconoscibili , gli sfondi non devo essere confusivi, i colori accesi e contrastanti.

Della linea “Baby Montessori” troviamo una collana di 4 libretti per i piccolissimi veramente ben fatti: animali, seguimi, grande o piccolo? e in giardino. Della stessa linea, c’è anche la mia prima scatola per scoprire il mondo, che contiene invece tessere da esplorare in autonomia.

Molto consigliati anche quelli con inserti tattili. Ecco qui un pò di esempi, per iniziare a “farsi l’occhio”… es. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 , 9, 10, 11, 12

Infine, ritengo veramente utile a questa età iniziare a presentare semplici strumenti musicali. Come per i libri, ritengo fondamentale la qualità. Gli strumenti in pessima plastica sono anche pessimi produttori di suoni. Meravigliosi quelli in legno. A questa precocissima età l’obiettivo è l’avvicinamento e l’esplorazione spontanea, e ovviamente l’ascolto. Mi suggerì una musicoterapista quelli della Nino Percussion es. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11… ci sono anche dei set 1, 2, 3, utili ad esempio anche per i nidi.

(Come riferimenti tenere presente Nati per Leggere e Nati per la Musica, associazioni nate per la promozione in età precoce della lettura e della stimolazione musicale! Io stessa ho preso spunto da loro consigli e dalle case editrici con cui ho familiarizzato! )

Portare in fascia o nel marsupio

Dai 4/5 mesi le possibilità per portare il bambino in fascia o nel marsupio sono davvero tante!

Per i marsupi, Buzzidil, Tula, Manduca, Neko, Isara…sono alcune marche consigliate.

Per le fasce, esistono infatti tanti tipi: quelle rigide (lunghe, meno lunghe), quelle elastiche, quelle ad anello, i Mei Tai…. ognuna con caratteristiche diverse!

Per orientarsi al meglio e imparare ad utilizzarle, sarebbe una buona idea richiedere una consulenza oppure partecipare ad incontri con qualche operatrice certificata ed esperta del Portare i Piccoli. Sul territorio di Segrate / Milano, segnalo Marta Mroz.

Soprattutto perché molte soluzioni si raggiungono grazie ad un ascolto della coppia mamma-bambino!

Con il giusto supporto e poi un pò di pratica, si impara in fretta!

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